giovedì 5 maggio 2022

Sono molto contento di aver fatto ad acquerello questa illustrazione per il bel racconto di Riccardo Boccardi

L'IGNOTO
Non lo vedevo da settimane, pensavo addirittura che fosse morto. Invece era là, con la spalla destra calata, stretto in uno dei suoi completi logori dal colore improbabile, la barba ardesia arruffata. Al solito parlottava tra sé, la testa rivolta in basso. Faceva parte del quartiere, come la statua di Garibaldi nei giardini pubblici, eppure di lui non conoscevo niente. Decisi d’indagare, forse più per noia che per curiosità, così domandai a mia nonna la storia dell’uomo dal braccio cadente. Mentre ascoltavo il racconto, iniziai a scoprire le prepotenti miserie custodite in ogni persona. Un incidente d’auto, il figlio piccolo ucciso, la mano serrata nel vuoto a stringere quella di un fantasma.